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  • Immagine del redattoreGiulia Leone

Recensione di ''Enne' de Piero Buscemi .

Aggiornamento: 13 mag 2021

Ringrazio per prima cosa L'autore per l'invio di questa copia.



Piero Buscemi è nato a Torino nel 1965. Redattore del periodico online www.girodivite.it, ha pubblicato: “Passato, presente e futuro” (1998), “Ossidiana” (2001, 2013), “Apologia di pensiero” (2001), “Querelle” (2004), L’isola dei cani (2008, ZeroBook 2016), “Cucunci” (2011), “Le ombre del mare” (2017, edito da Bibliotheka). Ha curato l’antologia di poesie “Accanto ad un bicchiere di vino” (ZeroBook 2016); e le antologie di articoli di vari autori pubblicati su Girodivite: Parole rubate (2017) dedicata alle recensioni dei libri, “Celluloide” (2017) che raccoglie le segnalazioni cinematografiche. Per il volume di poesie “Iridea” di Alice Molino (ZeroBook, 2019) ha contribuito con una scelta di suggestioni fotografiche. Vincitore di diversi premi letterari, alcuni suoi racconti e poesie sono contenuti in alcune antologie nazionali. Il romanzo “Querelle” è stato tradotto in inglese e pubblicato dalla Pulpbits Press (Stati Uniti). È tra i fondatori dell’Associazione culturale “Aromi Letterari” di Messina. Sostenitore e volontario Emergency, collabora con l’Avis ed è promotore delle iniziative di ActionAid Italia.


Trama


Questa quarantena ha scosso le coscienze, risvegliando l'antico dilemma del giusto e dello sbagliato che c'è in ognuno di noi sin dalla nascita". Il diario della quarantena, scritto da Piero Buscemi, tra eventi minimi e accadimenti quotidiani, la morte del padre, la normalità - qualsiasi cosa essa sia - mentre il tempo scandisce con matematica precisione (Enne più uno, enne più due...) lo scorrere dei giorni.


Ho terminato la lettura di Enne. Interessante la scelta dell'autore di testimoniare pee una generazione futura il periodo vissuto, mentre per chi l'ha vissuto lasciarne un ricordo. Personalmente trovo la scrittura efficace ma nel contempo leggermente monotona. Non c'è un utilizzo particolarmente efficace della punteggiatura

Può tuttavia essere un buon libro per chi ama le autobiografie. Non mi ha pienamente convinta, ma trovo sia da rileggere fra qualche anno, quando questo periodo sarà giunto al termine.

A mio parere, leggere questo libro nel periodo in cui ci troviamo va a sovraccaricare il peso di quanto vissuto.



Ringrazio nuovamente l'autore per l'invio del libro



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