1984 - George Orwell
- Giulia Leone
- 18 set 2021
- Tempo di lettura: 2 min

George Orwell, pseudonimo di Eric Arthur Blair (Motihari, 25 giugno 1903 – Londra, 21 gennaio 1950), è stato uno scrittore, giornalista, saggista, attivista e critico letterario britannico.
Conosciuto in vita come un giornalista e opinionista politico e culturale, oltreché prolifico saggista ed attivista politico-sociale, Orwell è generalmente considerato uno dei maggiori autori di prosa in lingua inglese del XX secolo. La sua grande fama è dovuta in particolar modo anche a due romanzi, scritti verso la fine della sua vita negli anni Quaranta: l'allegoria politica di La fattoria degli animali e la distopia di 1984, che descrive una così vivida realtà fantapolitica e fantascientifica totalitaria da aver dato luogo alla nascita dell'aggettivo «orwelliano», oggi ampiamente usato per descrivere meccanismi totalitari di controllo del pensiero.
Informazioni libro.

Autore: George Orwell
Titolo: 1984
Editore: Oscar Mondadori
Data di Pubblicazione: 1 gennaio 1989
Pagine: 322
Trama
1984. Il mondo è diviso in tre immensi superstati in perenne guerra tra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia. In Oceania, la cui capitale è Londra, la società è governata secondo i principi del Socing, il Socialismo Inglese, dal Grande Fratello, che tutto vede e tutto sa. I suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo nelle case, il suo braccio è la psicopolizia che interviene al minimo sospetto. Tutto è permesso, non c'è legge scritta. Niente, apparentemente, è proibito. Tranne pensare, se non secondo i dettami del Socing. Tranne amare, se non con il fine esclusivo di riprodursi. Tranne divertirsi, se non con i programmi televisivi di propaganda. Tranne vivere se non secondo gli usi e i costumi imposti dall'infallibile e onnisciente Grande Fratello, che nessuno ha mai visto di persona. Ovunque grandi manifesti lo ritraggono, coi i suoi grossi baffi neri, ovunque slogan politici da lui ideati: "La guerra è pace"; "La libertà è schiavitù"; "L'ignoranza è forza". Dal loro rifugio, in uno scenario desolante da Medioevo postnucleare, il protagonista, Winston Smith, l'ultimo uomo in Europa" (questo il titolo che avrebbe preferito l'autore) e Julia, la sua compagna, lottano disperatamente per conservare un granello di umanità.

Recensione
La distopia è un genere letterario di cui mi piace molto leggere, per cui mi sono decisa, finalmente, ad approcciarmi con uno dei classici del settore: 1984.
Essendo stato scritto nel 1949 avevo il timore di trovarlo noioso e lento. Mi sbagliavo completamente! Il libro è così attuale e terribile. Una realtà pensata e creata da Orwell più di sessanta anni fa che sembra anticipare l'era moderna. Un romanzo quasi profetico. E' angosciante vedere come ogni persona della storia non si renda conto del controllo mentale che ha il governo su di loro. Non riescono più a dividere il reale dalla finzione imposta loro. La lettura non è stata velocissima, non tanto per lo stile narrativo, ma proprio per l'argomento trattato. Troppe delle cose narrate sono talmente realistiche da spaventarmi seriamente.
Il libro mi è piaciuto davvero molto anche se il finale mi ha lasciata triste e depressa. Non c'è speranza o redenzione in esso. Spaventoso.
Sicuramente un libro senza tempo ce dovrebbe essere letto!
Commentaires