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  • Immagine del redattoreGiulia Leone

Recensione di ''Viola e il blu'' de Matteo Bussola

Nozioni sull'autore

Matteo Bussola (Verona, 14 novembre1971) è uno scrittore, fumettista e conduttore radiofonico italiano, laureato in architettura allo IUAV di Venezia. Prima di intraprendere la carriera di fumettista lavora come progettista edile, ma all’età di 35 anni decide di investire nella sua passione per il disegno dei fumetti, trasformandola nella sua professione.





Scheda libro

COLLANA FUORI COLLANA

GENERE Narrativa generale, Ragazzi

EAN 9788831004114

PAGINE 144

FORMATO Cartonato con sovraccoperta



Trama libro

Questa è la storia di Viola, una bambina che gioca a calcio, sfreccia in monopattino e ama vestirsi di Blu. Viola i colori li scrive tutti con la maiuscola, perché per lei sono proprio come le persone: ciascuno è unico. Ma non tutti sono d’accordo con lei, specialmente gli adulti. Tanti pensano che esistano cose ‘da maschi’ e cose ‘da femmine’, ma Viola questo fatto non l’ha mai capito bene. Così un giorno decide di chiedere al suo papà, che di lavoro fa il pittore e di colori se ne intende. È maggio, un venerdì pomeriggio, il cielo è azzurrissimo e macchiato di nuvole bianche, il papà è in giardino che cura le genziane. Le genziane hanno un nome da femmine, eppure fanno i fiori Blu. Però ai fiori, per fortuna, nessuno dice niente. Non è come con le persone, pensa Viola. Un fiore va bene a tutti così com’è… In questa storia, ispirata dalle conversazioni con le sue figlie, Matteo Bussola indaga gli stereotipi di genere attraverso gli occhi di Viola, una bambina che sa già molto bene chi è e cosa vuole diventare. Un racconto per tutti, che celebra la forza della diversità e l’importanza di crescere nella bellezza e nel rispetto delle sfaccettature che la vita ci propone. Una storia dedicata a tutti quelli che vogliono dipingere la propria vita con i colori che preferiscono.


Recensione


Viola è una dolcissima bambina che ama giocare a calcio e vestire di blu. Ma la società ci impone che ci sono cose che fanno i maschi e cose che fanno le femmine, ad esempio giocare a calcio è più da maschio, come vestire di blu. Invece piangere è da femmine, il maschio che piange è un debole.

"Chi piange non è mai debole, Viola. Anzi, spesso è più forte rispetto a chi non lo fa...perché non puoi essere veramente forte se non sai essere fragile."

Il fatto che Viola non riesca a capirne il motivo, la porta a fare una serie di domande al padre, è lui che durante il giorno si prende cura di lei perché la madre lavora e, siccome lui fa il pittore e lavora a casa, si dividono i lavori con la moglie.

Ho scoperto molte cose grazie alla curiosità di Viola, le sue domande intelligenti mi hanno davvero catturata. Il papà con molta pazienza ha risposto a tutti i suoi dubbi.

Ad esempio tanti anni fa il rosa era il colore dei soldati e significava forza, nel quadro dipinto da Raffaello "La creazione di Adamo", Dio indossava un abito rosa. La madonna ha sempre avuto il velo azzurro.

Ma non si tratta solo di colori. Il papà spiega a Viola che a quei tempi la donna era sottomessa all'uomo, che non poteva istruirsi, che doveva stare a casa a crescere i figli. Spiega anche che fortunatamente i tempi sono cambiati, adesso la donna è libera, può lavorare e seguire i suoi sogni. Ha la libertà di parola, può dire no, se non vuole. Adesso in una coppia c'è il rispetto reciproco, in casa ci si aiuta a vicenda e si è finalmente capito che non è tutto dovuto.

"Tutti noi conteniamo un po' di rosa e un po' di blu , un po' di maschile e un po' di femminile. Per questo le bambine e i bambini possono portare in se lo spirito guerriero e lo spirito poetico, la decisione e la delicatezza, il coraggio e la pazienza..."

Mi è piaciuto molto il modo di spiegare che ha usato l'autore nel dialogo, il papà di Viola fa capire alla figlia quanto siamo condizionati dagli stereotipi che la società ci impone e quanto sia importante invece seguire ciò che piace, lasciandosi scivolare i pregiudizi, non avere paura di essere diversi. Essere se stessi, questo è l'importante, senza vergognarsi, parlando liberamente, dicendo ciò che si pensa, anche se si va controcorrente.

"Essere te è tutto quel che devi fare, Viola...Senza vergognarti. Senza trattenerti se pensi una cosa. Senza tirarti indietro quando ti sembra di subire, o di vedere, un'ingiustizia."

Lo consiglio assolutamente, non solo ai bambini ma anche agli adulti, è un ottimo insegnamento.


Link utili



per comperare il libro


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