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  • Immagine del redattoreGiulia Leone

BookCrossing

Il BookCrossing è un'iniziativa di distribuzione gratuita di libri che ruota intorno all'esistenza di un elenco di volumi identificati da un codice unico, attraverso cui è possibile seguire la traversata del libro, e il suo incrociarsi con i lettori.


BookCrossing. Se ne sente parlare sempre di più, ma di che si tratta? Complice il nome inglese in Italia non abbiamo ancora ben chiaro cosa sia questa attività. Cos’è il BookCrossing e come funziona?

Il BookCrossing ha un nome composto da due termini in lingua inglese: book, libro e crossing, attraversamento, passaggio. Si tratta di un’iniziativa di distribuzione gratuita di libri. Vediamo insieme come funziona.


Bookcrossing: cos’è e come funziona lo scambio di libri gratuito che ha conquistato il mondo


Un fenomeno internazionale che coinvolge 132 paesi. Con un unico obiettivo. Trasformare il mondo in un'enorme biblioteca a cielo aperto.


A Milano gli spazi più importanti sono due. Ma il BookCrossing non è un fenomeno che compare solo nelle città del Nord: esistono librerie attrezzate per lo scambio dei testi anche in Calabria e in Basilicata. In pratica, il BookCrossing è un modo per scambiare libri che consente così di non sprecarli e di condividerli. Incentivando la lettura e le occasioni di convivialità.


BookCrossing

Book e crossing, letteralmente libro e incrocio, vale a dire “incrociare un libro”. Un modo per scambiarli e distribuirli gratuitamente basato su un elenco di libri identificati da un codice unico. Che promuove la lettura e crea comunità. Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere su questo fenomeno internazionale.


Che cos'è il BookCrossing

Diffuso in tutto il mondo, il BookCrossing permette di scambiare libri in libertà. Le origini risalgono al 2001 quando iniziò a far parlare di sé partendo dagli Usa, dove nacque un club di libri online che prendeva il nome di BookCrossing.com.

Lo scopo era trasformare il mondo in una biblioteca a cielo aperto, lasciando i libri nei luoghi pubblici più disparati, dalle panchine ai mezzi pubblici. L’idea riscosse enorme successo e il BookCrossing divenne così un fenomeno internazionale. Oggi ci sono oltre 1.922.715 BookCrosse e 13.597.969 libri che viaggiano in 132 paesi.



Come funziona il BookCrossing

Grazie a un codice identificativo unico (BCID – BookCrossing ID) i libri messi in circolazione possono essere rintracciati nei loro spostamenti, facendo una semplice ricerca sul sito web ufficiale. Ma nella pratica come si fa a dotare un libro del codice? Basta andare sul sito www.bookcrossing.com, attivo in 132 paesi, e registrare il libro che si vuole condividere, ottenendo così un codice ID BookCrossing univoco. Una sorta di passaporto che permette di seguire il libro nei suoi spostamenti grazie all’applicazione di una semplice etichetta.

A questo punto si passa allo step della condivisione che può avvenire in diverse modalità. Tramite il cosiddetto “rilascio controllato”, ovvero passando il libro a una persona conosciuta o spedendolo direttamente a qualcuno che ne è interessato. Tramite il “rilascio in libertà”, collocando il libro in un qualunque luogo pubblico affinché venga trovato. Oppure lasciandolo in una “Zona ufficiale BookCrossing”, luogo dove i libri vanno e vengono.


Come si organizza un BookCrossing

I bookcrosser possono dare vita alle OCZ, Zone ufficiali di scambio. Ovvero luoghi che mettono a disposizione spazi dedicati allo scambio di libri. I locali che intendono partecipare devono iscriversi sul sito ufficiale con uno screenname in modo da avere un bookshelf in cui censire e registrare i libri giacenti. Anche in questo caso la partecipazione è gratuita.

I punti di rilascio dei libri sono di vario genere: dai pub ai ristoranti ma anche deliziose casette, le Little free libraries, che spuntano qua e là nei quartieri, dove ognuno può prendere e lasciare i libri preferiti. O ancora biblioteche a cielo aperto che aderiscono all’iniziativa e che sempre più spesso deliziano posti inaspettati, incluse le spiagge, trasformate in luoghi di cultura.




BookCrossing online

Dicevamo che il BookCrossing ha acquisito popolarità tramite il web grazie alla nascita del sito ufficiale www.bookcrossing.com. Ma è un’iniziativa che dall’online passa all’offline, mettendo in comunicazione i due mondi.

Fondamentalmente l’online è dedicato ai passaggi di registrazione dei libri e al loro tracciamento, che può essere seguito facendo una semplice ricerca sul sito. Ma anche alla creazione di forum, mailing list destinate ai bookcrosser, siti web a tema che permettono ai partecipanti di rimanere aggiornati e di organizzare incontri dal vivo. Online si possono anche rintracciare gli altri bookcrosser e scoprire i loro gusti letterari, spedendogli direttamente i libri di interesse.


BookCrossing in Italia

Il sito ufficiale per l’Italia è www.bookcrossing-italy.com ma sebbene l’iniziativa sia cresciuta anche nel nostro paese, non ha raggiunto la popolarità che ha altrove. Secondo la classifica ufficiale del sito www.bookcrossing.com le nazioni più attive sono le seguenti:


L’Italia non rientra purtroppo nella top ten. Ciò nonostante, il fenomeno è sempre più conosciuto e speriamo che cresca ulteriormente. Per quanto riguarda le Zone ufficiali di scambio italiane, eccone alcune segnalate dal sito ufficiale:

  • A Milano uno dei più grandi BookCrossing d’Italia è l’‘Isola dei Libri’ presso il quartiere Isola. Ma anche il ristorante Tigella’s in Via Anfiteatro 6 mette a disposizione uno spazio dedicato allo scambio gratuito. E ancora la Piscina Solari, Via Montevideo, 20, e l’Aromando Bistrot in Via Pietro Moscati 13. Per la mappa completa vi rimandiamo al sito ufficiale.

  • A Venezia Accomodatevi OBCZ.

  • A Roma trovate punti di scambio presso il negozio di artigianato e oggettistica Mondi Possibili di Via Giuseppe Candeo 18 e presso AphroditeCaffé in via G. Donizetti 28.

  • A Napoli presso il Pausa Caffè Store Vomero in Via Maurizio Piscicelli 48.

  • A Palermo presso Tomas Parrucchieria di via Gaetano Daita, 68.




Bookcrossing, le 5 regole per realizzare una libreria aperta a tutti


Ecco alcuni suggerimenti utili per realizzare librerie di quartiere e diventare un punto di riferimento per i lettori del vicinato


1. Controllate i libri inseriti negli scaffali. L’aiuto dei vostri vicini in un’impresa come questa è di essenziale importanza, per cui ogni libro che viene donato e inserito nella nostra piccola libreria libera è una manna dal cielo. Ma attenzione, perché le persone in realtà odiano separarsi dai propri libri preferiti, e questo può portarli a disfarsi solamente dei libri che ritengono inutili o che non gli sono piaciuti. È quindi indispensabile riuscire a tenere sempre sotto controllo i libri tra gli scaffali e, nel caso, selezionarne di migliori.


2. Ricordate che l’estetica è importante. A meno che un libro non sia particolarmente famoso, se la sua copertina o il suo aspetto in generale non sono belli finirà probabilmente con il languire per mesi nella nostra piccola libreria. Meglio preferirgli qualcosa dai colori brillanti, che attirerà più facilmente potenziali lettori. Altra nota: cercate di evitare le edizioni economiche. Non a tutti piacciono.


3. Aspettatevi di veder ricomprare i libri anche dopo mesi di assenza. Sebbene l’idea che soggiace ad una piccola libreria libera è che i libri vengano presi in prestito e poi restituiti, solitamente si dispera di rivederli. Falso: rimarrete sorpresi dall’alto quantitativo di libri che vedrete ricomparire sui vostri scaffali, anche se qualche mese dopo il previsto. È sempre bello vedere i libri che tornano al loro posto e per questo è importante incoraggiarne la restituzione. Come? Leggete il prossimo punto.


4. Lasciare spazio libero. A differenza dell’istinto che vi suggerirebbe, mentre costruite la vostra piccola libreria libera, di riempierne gli scaffali, è sempre meglio lasciare dello spazio vuoto in modo da incoraggiare i lettori a inserirvi un libro che vogliono condividere con gli altri. Lo stesso spazio è anche essenziale per permettere la restituzione dei libri presi in prestito, che altrimenti non si saprebbe dove infilare. Infine, per tornare al principio dell’estetica, una libreria troppo piena non ha un effetto invogliante sui lettori. Per cui, meglio privilegiare la qualità piuttosto che la quantità.



5. Cambiare i libri spesso e volentieri. L’avvento di una piccola libreria libera causa la formazione di una fidata cerchia di persone che solitamente prende in prestito i vostri libri o ne inserisce di nuovi tra gli scaffali. Queste persone torneranno periodicamente per vedere cosa c’è di nuovo, e se dovessero trovare sempre gli stessi libri finiranno con lo stancarsi e non tornare più. A nessuno piace trovarsi davanti sempre e solo gli stessi libri: se riuscirete a farli ruotare, in maniera tale da offrire una scelta sempre nuova a chi passa dalla vostra libreria libera, le conferirete certamente un’aria più nuova e accattivante.




BookCrossing nelle città



PAVIA

Le due nuove strutture, una in piazzale Ghinaglia e l’altra al parco Rossignoli (vicino al Bocciodromo), sono state donate da 5 associazioni (Ains, Aps Borgo Ticino, Amici dell’Ic Cavour, Presi nella rete e Decumano est) e finanziate dal Bando volontariato 2018, grazie al progetto “BorGoattivo”

LOVERE


Nel borgo antico vicino alla "Stretta", caratteristico passaggio molto stretto che, evitando di percorrere l’attuale via Matteotti, metteva in collegamento la piazza con i mulini, sorti tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, a ridosso del torrente Re, oggi interrato, in contrada di Moline.






TORINO


L'l'associazione Pagina37 fa del Bookcrossing un'arte organizzando manifestazioni e cacce al tesoro (di libri ovviamente) e "cospargendo" città e zone limitrofe di frigo-biblioteche come queste....







LIVORNO


I libri sono stati messi in alcuni particolari scaffali sugli alberi di Villa Fabbricotti, accanto al “Chioschino”. Hanno una sagoma simile alle casette degli uccellini, (design realizzato da Studio 70m2) e verranno riempiti di libri pronti per essere presi in prestito


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BERGAMO


Un progetto del Comune e dell’Associazione Banca del Tempo Scambia-tempo di Redona finalizzato al miglioramento della qualità e fruibilità del Parco Turani attraverso l’attivazione di un servizio gratuito di promozione culturale della pubblica lettura, basato sui criteri di riuso solidale e dello scambio secondo la regola «un libro prendi, un libro lasci».



MORROVALLE

In occasione della tappa cittadina del festival “MarcheStorie”, l’associazione ha installato in via Mazzini, nel piazzale della chiesa di San Giuseppe, la prima di una serie di casette di legno che comporranno, nei prossimi mesi, una biblioteca urbana a disposizione di tutta la comunità. All'interno di queste casette ognuno potrà prendere o lasciare un libro gratuitamente: al momento ce ne sono una decina.



BOLOGNA


Una nuova bookstation è apparsa nel parco di Villa Aldini: merito del patto di collaborazione tra l’associazione Equi-Libristi e Archivio Zeta.







Questi sono solo alcuni dei posti in cui potete trovare del sano BookCrossing fisico.

Cercate anche voi le vostre casette preferite e segnalatemele nei commenti, oppure lasciatemi un messaggio privato sui miei social.


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