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  • Immagine del redattoreGiulia Leone

Recensione de ''Il sale della terra'' di Jeanine Cummins


Jeanine Cummins è un'autrice americana. Nata il 6 dicembre 1974

Ha scritto quattro libri: un libro di memorie intitolato A Rip in Heaven e tre romanzi, The Outside Boy, The Crooked Branch e American Dirt.




Dettagli libro


Autore: Jeanine Cummins Traduttore: Francesca Pe' Editore: Feltrinelli Collana: I narratori Anno edizione: 2020

In commercio dal: 23 gennaio 2020 Pagine: 416 p., Brossura EAN: 9788807033810




Trama breve


Nascosti in bagno, solo Lydia e Luca si salvano dalla carneficina, e per loro inizia una fuga estenuante. Rimanere in Messico equivale a morte certa, ma per non farsi rintracciare dal boss che ha ordinato il massacro bisogna evitare le strade più battute e i normali mezzi di trasporto.

Il boss di un nuovo cartello ha fatto sterminare la famiglia di Lydia e Luca e ora vuole finire il lavoro. I due, madre e figlio, capiscono di avere un'unica speranza per poter sfuggire ai suoi sicari: attraversare il confine con gli Stati Uniti.


Recensione.


Il sale della terra di Jeanine Cummins è un romanzo statunitense uscito nel 2020 per Feltrinelli.

Ultimamente potreste averlo visto nell'offerta del Gruppo Feltrinelli 2 libri a 9.90€.

Sicuramente l'elemento forte per cui questo romanzo può piacere ed è piaciuto a molti, nonché il motivo per cui è semplice da consigliare è il suo messaggio: l'autrice racconta anche nella postfazione di avere un particolare legame con la tematica dell'immigrazione (vi lascio scoprire da soli quale) e questo si avverte anche nel testo del romanzo. Il fine ultimo del libro è quello di fare entrare in empatia il lettore con questi migranti atipici e mostrargli come le persone che varcano il confine sia diverse tra loro, disperate e bisognose ma soprattutto esseri umani, realmente esistenti.È dunque un messaggio contro il razzismo e pro inclusione, importante e rispettabile, impossibile da condannare e, per alcune sensibilità, anche più che sufficiente per considerare questo libro degno di essere letto. Per quanto si parti di cartelli e di violenza non si tratta di un testo ricco di scene forti: ci sono avvenimenti gravi ed importanti ma l'autrice non si sofferma troppo sulle descrizioni, soprattutto visive, della crudeltà di ciò che avviene ed è perciò più facile da leggere rispetto a testi "machisti" (definiti così dalla scrittrice nella postfazione) che invece sono meno indicati ai lettori che le soffrono. I protagonisti della storia sono Lydia e Luca, una madre ed un figlio che riescono a scappare prima di essere sterminati con il resto della loro famiglia. La causa è un articolo di giornale che il giornalista Sebastian, il marito di Lydia, ha osato pubblicare sul boss di un nuovo cartello. Il libro parte in medias res e mostra immediatamente i due protagonisti chiusi nel bagno ad aspettare che i sicari arrivino anche da loro. Le personalità dei protagonisti è spiccata e particolare: Luca è un ragazzo ancora molto piccolo ma dalle capacità straordinarie: riesce a ricordare a memoria cartine e mappe, scandendo a memoria chilometri e particolarità della strada. Lydia è una libraia che ama la Letteratura e la cultura in generale.Due personaggi, insomma, che fino ad ora hanno vissuto due vite normali, né ricchi né poveri ma abbastanza abbienti da poter votare le loro vite ad interessi ben slegati e incompatibili con la mera sopravvivenza. È veramente difficile non immaginare sin dall'inizio la conclusione del testo quindi la suspense è maggiormente legata ad eventi e a personaggi secondari che, comunque vengono approfonditi anche nelle loro storie passate. L'atmosfera percepita è interessante proprio grazie a loro: sapere chi sono i buoni e chi sono i cattivi è impossibile prima che questi tradiscano e, perciò, si tende a diffidare di chiunque. Jeanine Cummins ci fa entrare molto bene nel mondo in cui un paio di scarpe nuove o un cambio di vestiti di troppo può essere l'unico segnale che puoi individuare di un potenziale traditore. Lo stile è molto semplice, rende il testo fruibile per chiunque ma meno interessante per chi, per non annoiarsi, ha bisogno di qualche guizzo stilistico. Il linguaggio è curato e presenta anche parole in altre lingue in caso di ruoli od oggetti intraducibili senza far perdere loro di significato. In conclusione, Il sale della terra è un libro-comfort: manda un bel messaggio, ha un finale facile da indovinare, protagonisti piacevoli e quasi impossibili da giudicare. Non è da leggere per ricercare uno stimolo intellettuale, ma per ciò che vuole trasmettere. Secondo me è perfetto da leggere al mare perché, nonostante la tematica, è leggero e facile, anche se si parla sia di caldo sia di freddo e di difficoltà legate allo stesso. Io gli ho dato un voto non troppo alto perché gli riconosco tutti i suoi aspetti positivi ma nei libri io cerco principalmente l'esercizio stilistico che qui manca completamente. Lo consiglio perché trovo che questo libro possa insegnare qualcosa(un conto è sapere delle difficoltà di una determinata situazione, un'altra è viverle passo per passo e in modo analitico), emozionare, intrattenere ma soprattutto mandare un messaggio. Se siete sensibili all'argomento (o volete comprarlo a qualcuno per renderlo sensibile e più attento al riguardo) ma un libro più crudo potrebbe farvi stare male, questa è un'ottima alternativa.


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