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Recensione de: Stanotte guardiamo le stelle di Alì Ehsani

Nozioni sull'autore

ALÌ EHSANI


è nato nel 1989 a Kabul

Persi i genitori all’età di otto anni, è fuggito dall’Afghanistan insieme a suo fratello, in cerca di un futuro migliore in Europa. Dopo un drammatico viaggio durato cinque anni, Dal 2003 vive a Roma, dove studia e lavora. A inizio 2015 ha conosciuto Francesco Casolo, e insieme hanno deciso di raccontare questa storia. Nel novembre del 2015 ha conseguito la laurea triennale in Giurisprudenza.


Scheda libro



Autore: Alì Ehsani

Editore: Feltrinelli

Collana: Universale economica

Anno edizione: 2017

Formato: Tascabile

In commercio dal: 25 maggio 2017

Pagine: 263 p., Brossura

EAN: 9788807889622





Descrizione

Afghanistan, anni novanta. Ali è un ragazzino che trascorre le giornate tirando calci a un pallone con il suo amico Ahmed, in una Kabul devastata dalla lotta tra fazioni, ma non ancora in mano ai talebani. La città non è sempre stata così, gli racconta suo padre: un tempo c'erano cinema, teatri e divertimenti, ma ad Ali, che non ha mai visto altro, la guerra fa comunque meno paura delle sgridate del maestro o dei rimproveri della madre. Il giorno in cui, di ritorno da scuola, Ali trova un mucchio di macerie al posto della sua casa, quella fragile bolla di felicità si spezza per sempre. Convinto inizialmente di aver solo sbagliato strada, si siede su un muretto e aspetta il fratello maggiore Mohammed, a cui tocca il compito di spiegargli che la casa è stata colpita da un razzo e che i genitori sono morti. Non c'è più niente per loro in Afghanistan, nessun futuro e nessun affetto, ma "noi siamo come uccelli (...) e voleremo lontano", gli dice Mohammed, che lo convince a scappare. E in quello stesso istante, l'istante in cui inizia il loro grande viaggio, nascosti in mezzo ai bagagli sul portapacchi di un furgone lanciato verso il Pakistan, Mohammed diventa per Ali un padre, il miglior amico e, infine, un eroe disposto a tutto pur di non venire meno alla promessa fattagli alla partenza: Ali tornerà a essere libero e a guardare le stelle, come faceva da bambino quando il padre gli spiegava le costellazioni sul tetto di casa nelle sere d'estate. Dal Pakistan all'Iran, e poi dall'Iran alla Turchia, alla Grecia e infine all'Italia, quella di Ali e Mohammed è un'epopea tragica, ma anche una storia di coraggio, determinazione e ottimismo.


Recensione

“Stanotte guardiamo le stelle” è la storia vera di un bambino in fuga dalla guerra. Una testimonianza di ciò che un migrante deve subire e sopportare durante il suo disperato viaggio verso una vita migliore.

Questo romanzo è sicuramente molto importante in quanto ci riporta fatti realmente avvenuti e ci fa capire cosa davvero succede a chi non ha più nulla e decide di fuggire nella speranza di una possibilità. Il problema che ho avuto io con questo libro, però, è che non sono riuscita quasi mai a emozionarmi nonostante le scene spesso forti e toccanti. Quindi non so se è un mio problema di insensibilità schifosissima (però con altri libri sull’argomento sono riuscita a essere coinvolta e a emozionarmi) oppure se lo stile per quanto semplice sia davvero poco coinvolgente.

Le narrazioni semplici per me non sono un problema anzi, spesso e volentieri le preferisco perché sono più dirette, il problema qui è che la scelta stilistica molto particolare, l’autore narra in prima persona rivolgendosi a suo fratello, esclude il lettore dalla sua storia. O almeno io ho percepito questa cosa. Il fatto di inframezzare il viaggio con ricordi d’infanzia invece mi è piaciuto molto, mi ha fatto conoscere meglio l’autore e la vita quotidiana in Afghanistan.

Per quanto la storia sia toccante, e non voglio assolutamente sminuirne l’importanza, a me questo libro non ha lasciato molto. È stato molto interessante per i fatti raccontati ma a livello di coinvolgimento mi ha abbastanza delusa.

Mi addormento tranquillo, per la prima volta lontano da casa, e ancora non so che sono all’inizio di un viaggio che si concluderà fra cinque anni.

Spero di avervi incuriositi e se lo avete letto fatemi sapere che ne pensate.


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