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  • Immagine del redattoreGiulia Leone

Recensione di “Il cuore non ha circonferenza” Barbara Nalin

Autrice.


Barbara Nalin è una scrittrice e traduttrice. Self-publisher, ha all’attivo nove pubblicazioni: “I Guerrieri dell’Arcobaleno e la Profezia di Vallecolore”, “Nella tela del tempo”, “Nell’Intreccio del Tempo”, la trilogia de “I Segreti del Cuore” che comprende “Il cuore non ha circonferenza”, “Il cuore non ha ricette” e “Il cuore non ha stagioni”, “Purché sia amore”, “Quando è l’amore a tradire” e la fiaba “Hanno rubato i colori!”.




Scheda libro


Titolo: Il cuore non ha circonferenza

Autore: Barbara Nalin

Pagine: 214

Editore: self

Genere: romantico

Formato: cartaceo (10 €) | ebook (1,50 €)


TRAMA


Isabeau, qualche chilo di troppo, un viso bellissimo e un talento innato per la danza e la moda, si ritrova a fronteggiare un vero e proprio atto di cyberbullismo quando Federico, il suo ex, mette in rete un video di loro due che sarebbe dovuto rimanere privato. Isabeau, così, è costretta a rifugiarsi a San Diego, California, dove i suoi freddi e calcolatori genitori hanno deciso che trascorrerà i prossimi mesi in attesa di laurearsi. Isabeau non è entusiasta all’idea di trascorrere del tempo con l’ex di suo padre, Babs, con la sua bellissima e viziata sorellastra, Stacey, e men che meno con l’ospite a sorpresa che trova a casa di Babs: Marzio, ragazzo bellissimo quanto irritante, che si diverte a tormentarla. Tra feste in spiaggia, duri allentamenti, sfilate di mode, corse in vespa, Isabeau scoprirà il valore della famiglia e dei suoi sogni, imparerà ad amare se stessa e, forse, troverà l’amore.

Una romantica storia d’amore con una protagonista intelligente, sexy e coraggiosa


Recensione


In questo romanzo conosciamo Isabeau, una ragazza con qualche chilo di troppo ma con una irrefrenabile passione per la danza e per la moda, che vorrebbe diventare stilista di abiti per donne curvy. Purtroppo è vittima di cyberbullismo, dopo aver lasciato il suo ragazzo e i suoi genitori, benestanti e molto più attenti al giudizio altrui piuttosto che al suo benessere, i quali non fanno nulla per aiutarla, anzi. Mio padre sospira: “Isabeu, nella vita si corre, si cade, ci si rialza e si guarda sempre avanti. Non ci si scoraggia mai e per quanto a volte ci si perda nel buio e tutto sembra troppo difficile, si va avanti, a testa alta.” Dopo mesi di reclusione dovuti alla paura di essere derisa anche all’università, Isabeau viene mandata a San Diego, dalla ex del padre e dalla sorellastra, con cui non ha instaurato un buon rapporto. In una città diversa, con l’obiettivo di recuperare gli esami persi, inizia una nuova vita che, ahimè, continuerà a metterle davanti spiacevoli inconvenienti. In questo romanzo si affronta il tema del cyberbullismo, argomento attuale e di cui, forse, non si parla abbastanza. L’autrice riesce a far trasparire le emozioni della protagonista durante queste scene e l’angoscia, la paura, il terrore vero e proprio si percepiscono appieno.


La storia di Isabeu è molto profonda e il tema dei chili di troppo è trattato altrettanto bene. Molte ragazze, me compresa, non si vedono belle perché, volente o nolente, si subisce il bombardamento attraverso immagini di ragazze perfette, che non hanno neanche un filo di grasso e di cellulite e, ahimè, fare il paragone con il proprio corpo, viene spontaneo.

Il problema era scoprire la felicità di essere me stessa, e in questo momento non vorrei essere un’altra per niente al mondo. La cosa che ho apprezzato di più in questo romanzo è proprio il ribadire che ognuno è bello, indipendente dal peso e dalla forma, e che nessuno dovrebbe permettersi di prendere in giro o di ridicolizzare il prossimo. Ho apprezzato molto il rapporto instaurato da Isabeu con il coinquilino trovato nella casa della ex di suo padre. I colpi di scena che li coinvolgono sono davvero molto interessanti. Mi piace la sua risposta, sono dell’idea che l’amore non è possesso, non è bisogno, non è necessità. Ho sempre pensato che questi sentimenti siano il contrario dell’amore. L’amore è accettarsi per quello che si è, con i propri limiti, le proprie debolezze e i propri pregi. Le descrizioni dei luoghi, ahimè, sono piuttosto scarse e alcune scene descritte sono un po’ frettolose. A parte qualche piccolo refuso e/o errore di punteggiatura, in sostanza, si tratta di una lettura molto piacevole e coinvolgente.


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