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  • Immagine del redattoreGiulia Leone

Recensione senza fine di Gabriele Romagnoli.

Nozioni sull'autore

Gabriele Romagnoli è nato a Bologna nel 1960; in questi anni si è affermato come uno dei migliori giornalisti italiani. Ha pubblicato il primo racconto, Undici calciatori, nella prima antologia Under 25, Giovani blues, curata da Pier Vittorio Tondelli. Ha esordito, sempre con un libro di racconti, Navi in bottiglia (Mondadori, 1993), finalista al Premio Campiello. Il suo primo romanzo è In tempo per il cielo (Mondadori, 1995), cui è seguito L'artista (Feltrinelli, 2004). Nel 1998 ha pubblicato un altro libro di racconti, Passeggeri, che il sottotitolo definisce un «catalogo di ragioni per vivere e volare» e, nel 2008, un'altra serie di racconti, Solo i treni hanno la strada segnata. Nel 2001 è uscito Louisiana Blues (Feltrinelli), il resoconto di un viaggio in America. Sempre attento alla realtà multimediale, è anche autore dei racconti per il pubblico giovanile, Videocronache (1994). Nel 2006 ha dato alle stampe un suo personalissimo "viaggio in Italia", Non ci sono santi (Mondadori), mentre nel 2007 è uscito, negli Oscar Mondadori, Il vizio dell'amore, trenta monologhi in cui da voce ad altrettante esperienze al femminile. Negli anni successivi ha pubblicatoDomanda di grazia (Mondadori, 2013), Solo bagaglio a mano (Feltrinelli, 2015), Coraggio! (Feltrinelli, 2016), Senza fine. La meraviglia dell'ultimo amore (Feltrinelli, 2018) e Cosa faresti se (Feltrinelli, 2021).


Scheda libro





Autore: Gabriele Romagnoli Editore: Feltrinelli Collana: Varia Anno edizione: 2018 In commercio dal: 18 ottobre 2018 Pagine: 94 p., Brossura EAN: 9788807492471






Sinossi

Il primo amore è un mito, l'inizio dell'avventura, la prima della più lunga serie di incertezze che ci accompagneranno lungo il cammino, dando a ogni tratto il loro nome. L'ultimo amore è una possibile salvezza: riaccende la gioia, riscatta la sofferenza, dà un senso perfino agli errori precedenti. Come è possibile individuare questo approdo, la fine del viaggio, la certezza di essere "in un luogo da cui non vorrò andarmene al risveglio"? Gabriele Romagnoli, che ci aveva raccontato la necessità di viaggiare leggeri, di non portare zavorre - e di non essere zavorre -, ora si cimenta con quel che apparentemente è il suo opposto: il desiderio di fermarsi, la sicurezza di non volere altro e di non voler essere altro. C'è tutto questo nell'ultimo amore: che sia una persona incontrata fuori tempo massimo o la riscoperta di quella che si è sempre avuta accanto, o ancora proprio chi c'era stato all'inizio, quando non si era pronti. Che sia l'ultimo Capodanno di Zygmunt Bauman e sua moglie Aleksandra, titanici nella loro accettazione della perdita, o un silenzioso viaggio notturno in ospedale a spiare la donna amata senza svegliarla, gli ultimi amori hanno questo in comune: la consapevolezza di aver trovato nell'altro la certezza di quel che si è. E il raggiungimento di questo traguardo è il più avventuroso di tutti, perché "smetti di aspettare non quando perdi la speranza, ma quando l'hai trovata. Quando non ti giri più a guardare chi scende nell'altra direzione sulla scala mobile. Quando non invochi più il domani perché domani è adesso".


Recensione

Questo libro apre la mente e aiuta a riflettere sull’amore.


“Senza fine” è un libro scritto benissimo e in maniera molto chiara. Romagnoli ci invita a riflettere su quanto l’ultimo amore sia molto più importante e forte di qualsiasi altro amore vissuto.

Badate bene quello che sto per dire perché è fondamentale: l’ultimo amore non è quello, semplicemente, di coppia. Romagnoli non riduce mai l’amore a due persone che stanno insieme fino alla fine della loro vita ma per Amore lo scrittore intende il sentimento che una persona prova per l’altra.

Questa visione dell’amore da parte di Romagnoli è confortante perché sono tante le persone che si sentono dire: “ma se non ci stai insieme come fai a parlare d’amore?”. Beh, sappiate che tantissime persone amano in silenzio, lasciando che l’amata/o faccia la sua vita e che sia felice, forse è anche la più grande dimostrazione di amore che esiste.

Nel libro troviamo diverse storie diverse incentrate sull’ultimo amore. In questi casi Romagnoli racconta, attraverso la voce dei protagonisti, ricordi di vita che più di una volta fanno salire le lacrime agli occhi.

Quante vite è possibile vivere in una!

Le riflessioni che Romagnoli inviata a fare sono illuminanti. Probabilmente riuscirete ad immedesimarvi in una delle tipologie di persone che lo scrittore delinea. Io mi sono ritrovata e l’ho ammesso a me stessa con un po’ di sacrificio.

Dopo la lettura di questo libro, mi sono arresa alla mia realtà e l’ho accettata.

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